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  Moleskine 18 - L'usignolo
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  Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato,  nudo e mi avete vestito, ...

Matteo 25,35-36

 
 
Il fatto e' realmente accaduto. Dopo la II guerra mondiale il papa Pio XII parlava  spesso alla radio cogliendo ogni occasione che gli si presentava. Era un uomo di grande cultura ed  autorevolezza e, cosa non molto comune, ma sempre bellissima, sapeva esprimersi con eleganza. riusciva a entusiasmare i suoi ascoltatori che andavano in visibilio  a sentirlo, e che lo adoravano al punto da avergli affibbiato un titolo forse un po'  troppo dolciastro: era Egli diventato nientemeno che l'Usignolo del Vaticano.  Ma come parla bene, parla benissimo, pare che canti, che canti benissimo, e' un usignolo: e' l'usignolo del Vaticano!!!
L'usignolo, cantato in tempi non lontanissimi dal grande poeta romantico Shelley che  amava  Roma e l'Italia, era un riferimento esagerato per coloro che non appartenevano al codazzo dei ruffiani, servili, adulatori che i personaggi di vero valore non lusingano e non amano: usignolo era troppo per chi non apparteneva alla corte  ruffianeggiante ed apparentemente imperante. Uno di questi personaggi, fierissimo della sua liberta' di uomo e mai prono rispetto a nessuno ritenne di doversi distinguere, e volle dissociarsi e lo fece con una forza terribile, distruttiva, che lascio' attoniti. Lo fece con una poesia. Titolo "L'usignolo del Vaticano". Ricordo a memoria l'ultima quartina e, volutamente non vado a controllare per paura di non aver capito bene, me ne dispiacerebbe. L'ultima terribile quartina come la ricordo.
" Fare il male non e' peccato/Non fare il bene, questo e' il vero peccato./ Quanto bene avresti potuto fare, e  non lo hai fatto./ Non c'e' un peccatore piu' grande di te."
Pier Paolo Pasolini
Cosi'  tuono'  il poeta che evidentemente si riferiva soprattutto al silenzio del papa davanti ai crimini di Hitler e Stalin. I signori del codazzo  giustificavano  il silenzio del papa, ed ancor oggi molti lo giustificano, con la motivazione che i nazisti avrebbero certamente catturato e ucciso S.S.. A lorsignori non veniva in mente, pensiero che disturba il canto dell'usignolo, che Gesu', Pietro, Paolo, Andrea davanti al bivio tacere, quindi abiurare da un lato,  o morire dall'altro presero la strada del morire che era poi anche quella dell'onore. A nessuno di lorsignori vennne  in mente che se l'usignolo invece di cantare al solito codazzo avesse tuonato, avesse urlato contro l'inferno che umiliava ed offendeva  la dignita' dei figli di Dio come forse mai era successo nella storia,   forse si poteva innescare una reazione contro il male, anche e soprattutto se la sua denuncia fosse stata consacrata dal sacrificio del denunciante, cioe' dalla sua morte, quella che venne evitata con destrezza. Esattamente la stessa morte di Gesu', di Pietro, di Paolo, di Sebastiano, di Felicita +7, delle sterminate schiere di martiri di duemila anni di storia del cristianesimo.

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Leggendo Matteo 25,35-44 si vede con una chiarezza che non ha bisogno  di essere certificata dagli usignoli ne' tantomeno  dai loro codazzi presuntuosi e  ruffiani, si vede con chiarezza che Dio non ci  mettera' nel   gruppo dei "venite da me" o nel gruppo dei "via lontani da me" per i nostri peccati di azione da noi eventualmente commessi,  ma lo fara' se avremo fatto o meno il bene che avremmo potuto fare, o se avremo sstematicamente girato la testa dall'altra parte. Cioe' se siamo stati qualche volta dei buoni samaritani come ci vorrebbe tutti Gesu' o se siamo stati  come il sacerdote ed il levita che passarono oltre, in ottemperanza  ad una legge che potendo avere esiti di morte non poteva essere legge di Dio .   Anche duemila anni fa succedeva spesso  quello che e Pasolini rimprovero'  coraggiosamente al papa: "avresti potuto fare tanto bene, e non lo hai fatto, sei un gran peccatore".

---- Mi rattrista molto  sentire che Papa Francesco non satrebbe amato da molti  (su youtube ho visto dei video assurdi e raccapriccianti!!!). Non temete,  sono solo i codazzi di coloro che stavolta si sentono respinti come ruffiani, e che forse non hanno capito nemmeno quel pochissimo che disperatamente vorremmo capire noi: non hanno capito un beatissimo.... nulla.
Questio. Ma se il papa del 1939 fosse stato papa Francesco potete voi pensare che sarebbe stato zitto davanti ad Hitler?  Potete voi pensare che se, per ipotesi, e non del tutto peregrina, se oggi fosse papa Pietro o Giovanni quell'eminentissimo ac reverendissimo  Cardinale, sig. Cardinale  come cavolo si chiama  che ha sottratto   (non rubato, ma che volgarita' ....) o meglio, che ha distolto del denaro alla Chiesa, quello sacro perche' destinato ad essere pane dei   poveri,  ha distolto con grazia cio' che era dei poveri per darlo al fratello ricco, pensate voi sarebbe ancora in carica? (No, attenzione, sua eminenza  non e' sardo, controllate bene , e' certamente  nato ad Iscar). Non scherziamo: se si omette in modo grave o in modo sistematico  di parlare ed agire in difesa dei bisognosi, dei poveri, di ogni tipo di poverta',  ci si autoesclude dalla sempre nascente e sempre assediata civilta' dell'amore,  dal Regno dei Cieli di Matteo, o dal Regno di Dio, o , meglio dal Regno del Padre, quel Regno alla cui edificazione e difesa tutti dobbiamo contribuire, mettendo a frutto i nostri talenti, con il nostro lavoro, e con tutta la nostra vita. Quel regno che  ha come cittadini onorari i martiri. e coloro che hanno amato, non i pavidi, o gli usignoli, Regno che include tutti quelli che, per lo meno qualche volta non si sono girati dall'altra parte. Comunque i codazzi ruffianeggianti  non intristiscono un po' anche voi?. Quando pensate ai codazzi a chi pensare? Anch'io, sono d'accordo.
11 ottobre 2010