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Riflessioni a margine  2013

Unita' e molteplicita' nel CreatoPlotino

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" Tutto, nel cielo intellegibile, sta dappertutto. Qualsiasi cosa e' tutte le cose. Il sole e' tutte le cose. Il sole e' tutte le stelle , e ogni stella e' tutte le stelle , e ogni stella e' tutte le stelle ed il sole."

Plotino ; Enneadi V (citazione da Borges- Nove saggi danteschi).

"Il remoto re degli uccelli , il Simurg, lascia cadere nel centro della Cina una splendida piuma; stanchi della lunga anarchia gli uccelli decidono di cercarlo. [....] . Trenta [ uccelli] purificati dalle fatiche, giungono alla montagna del Simurg. [....]si accorgono che essi stessi sono il Simurg e che il Simurg e' ciascuno di loro e tutti loro. Il Simurg contiene i trenta uccelli e ciascun uccello e' il Simurg"

Farin al - Din Attar (citazione da Borges- Nove saggi danteschi).

 

Risultati immagini per borgesLe due citazioni, riprese dal grande Borges,  sono estremamente "vertiginose" (aggettivo caro allo scrittore argentino). In sintesi, e sperando di non travisare l'essenza del pensiero espresso in forma poetica dai due brani citati direi che: ogni cosa contiene tutte le cose e nella piu' microscopica delle cose c'e' tutto l'universo (termine laico) o meglio tutto il Creato (termine che da' spazio, che da' il primato a Dio).

Cosi' come ogni uccello del racconto di Attar trova se stesso e tutti gli altri uccelli nelle piume del Simurg , e trova il Simurg entro di se, e trova tutti i trenta uccelli dentro di se', cosi ciascuno di noi dovrebbe trovare l'universo, il Creato, dentro di se'.

E' questa una estrapolazione forte ma coerente con quanto detto nelle due citazioni di Plotino e di Attar , estrapolazione certo  ardita, ma coerente.... comunque affascinante. Prima di continuare mi preme dire con chiarezza che la mia e' mediocre scrittura, ma e' libera, non e' teologia ma fantasia, anche se non perde di vista una sentitissima esigenza di interna coerenza, un sentito bisogno di dire solo cose plausibili, anche se poi lontane dalla Verita' anni luce..... Non sento pertanto il peso del rischio di fuorviare me o qualche amico ... non sono ne' un filosofo ne' un teologo e posso dire liberamente, posso volare liberamente con la mia anima ed il mio intelletto nelle mie memorie, e lasciarmi condurre dal vento ingovernabile dell'ispirazione.....un po' ricercatore, un po' scrittore (molto poco, quasi nulla), al quale non si possono chiedere prove: sono libero di dire quello che voglio senza essere chiamato a risponderne....

"Ciascuno di noi avrebbe il Creato dentro di se' e noi siamo in ogni Creatura" . Affascinante teoria, affascinante, che non genera repulsione, ritrosia, come una menzogna - quest'ultima mi pare possa essere detta uno sfregio alla Verita' . Nel nostro caso, la  teoria, mi sembra  ardita ma plausibile, anche perche' proposta come teoria, cioe' non vincolante per nessuno. Che poi essa sia affascinante e' buon segno.

Pervengo a queste riflessioni, ancora una volta "vertiginose", anche per un percorso completamente diverso dai cammini letterari, percorso che seguo da decenni, ma che mai io abbia portato alle sue estreme attuali implicazioni, o conclusioni , o mete.

Unita' e Trinita' di Dio: in ciascuna delle Divine Persone vi e' la Trinita' intera ; in ciascuna delle Divine Persone vi sono le Altre Divine Persone; non e' come in qualche modo dire come che in ogni uccello (*) ci sono tutti gli uccelli e che il singolo uccello possa trovare se stesso in ogni altro uccello, o che in ogni stella vi siano tutte le stelle... Fondamentalissimo dire che le Divine persone sono distinte, e cosi' lo sono gli uccelli e le stelle...., e,.... coraggio... perche' non anche gli uomini ???? e perche' no..?? in ogni uomo vi sono tutti gli uomini , in me ci sono tutti gli uomini, ed anche qui, c'e' la distinzione fra ogni uomo ed ognuno di tutti gli altri uomini.

Nel Pane che salva e che da' la Vita ci siamo noi, perche' con il Battesimo si ratifica nella storia quello che era nell'eternita': siamo stati scelti in Cristo prima della fondazione del mondo. Ma il Pane che ci salva e che contiene anche noi in quanto parte del Corpo di Cristo e' un Pane Indivisibile (Unita'), ma, nel contempo, e si potrebbe dire paradossalmente, e' un Pane divisibile all'infinito. Il Pane e' Uno nella storia, ed ogni suo frammento contiene l'Intero ed Indivisibile Corpo di Cristo: ovvero tutti i Cristiani di ogni epoca, anche dei secoli precedenti l'Incarnazione del Verbo e dei secoli futuri, dei secoli che verranno. Parliamo di Cristiani, che hanno cioe' "ricevuto il Battesimo" , o, che hanno desiderato il Battesimo (Battesimo di Desiderio). Ma se Desiderio di Battesimo significa volere, amare, bramare Dio (il desiderio di Dio comprende tutti i desideri... )   direi che tutti sono battezzati perche' se il Sommo Iddio e' Amore, e Sommo Bene e Vita Immortale, e' inconcepibile, assurdo, che qualcuno, alla fine, voglia restar fuori dalla Comunione Universale che intravediamo. Certo, tutto sembra possibile per la nostra liberta', ma che un assetato a morte (l'Uomo) rifiuti l'Acqua Viva (Dio, Cristo) io non lo credo, e di piu', mi pare una sciocchezza. Se tutti desiderano Dio allora Tutti siamo in Cristo: ecco la Chiesa Universale, Cattolica. Ma ancora: se L'Apostolo ci dice che la Creazione intera attende l'Annuncio della Liberazione dai Figli Di Dio, e se Francesco predicava agli Uccelli, che lo ascoltavano, e se Antonio predicava ai pesci,  che lo ascoltavano, se fra i primissimi testimoni della nascita del Bambino c'erano  un Asinello ed una Mucca, se nella fuga in Egitto c'era un altro Asinello, se all'ingresso a Gerusalemme c'era di nuovo un Asinello ..... e le Palme ... tutto cio' significa che le Creature non Umane partecipano della storia della Salvezza e, ed il passo e' breve, degli esiti della Storia della Salvezza: la Resurrezione e' per Tutti e per Tutto: Cristo, Tutto in Tutti, ridurra' ad Unita' l'intero Creato.

E' solo un sogno ed un desiderio, speriamo contenga un neutrino (*) di possibilita'.

Antonio Vitti 14 gennaio 2016

 

PS. Dalla mia finestra vedo un laghetto e spesso vi sono uno o due pellicani:

Pie Pellicane Jesu Domine,/Me immundum munda tuo sanguine ? da "Adoro Te Devote" di San Tommaso d'Aquino.

Il Pellicano, simbolo di Gesu' Cristo,  e' rappresentato nella iconografia cristiana nell'atto di beccare il suo petto per farne stillare sangue, mentre alcuni dei suoi piccoli con la bocca aperta attendono il loro Nutrimento. Della immagine del Pellicano,  oltre al significato simbolico di Gesu' che ci da il suo Sangue, mi ha sempre impressionato la frenesia degli uccellini, disperatissimi; dubito e mi chiedo:  disperatissimi solo perche' affamati (dalla cintola in giu') o , soprattutto, protesi per un desiderio parossistico d'amore (dalla cintola in su') ??? Il pane non e' mai solo pane ma e' segno d'amore; dice Papa Benedetto che se c'e' l'Amore le pietre possono diventare pane, ma se non c'e' l'Amore il pane non basta mai e .... diviene pietra... ma non diviene pietra nel caso del Pellicano e dei piccoli pellicani : fra loro circola evidentissimo vero amore.....(ogni attimo d'Amore ancorche'  minimo contiene l'Amore Tutto, cioe' Iddio Santissimo e sempre Amorevole   ...??? )

(*) Il neutrino e' la piu' piccola delle particelle subatomiche, ha vita effimera,  ed in ogni secondo il nostro corpo e' attraversato da miliardi di miliardi di neutrini.....