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Castello di Settefrati.(Due).

Alla  ricerca del cunicolo perduto.

 

Al castello di Settefrati, le sorprese non finiscono mai.

I lavori in corso ci portano indietro nel tempo, scoprendo, un po’ alla volta, le carte come un consumato giocatore di poker.

Questa volta ci siamo infilati nell’imbuto del tempo, un foro nella volta del piano di calpestio e siamo arrivati, con il cuore in gola, in una stanza sottostante liberata, ancora in parte, dai detriti.

L’emozione è stata grande mentre gli occhi frugavano fra la terra, fra le insenature dei muri, fra le fenditure delle crepe sulla volta.

La stanza si presenta su tre livelli. Il mediano è quello su cui lavorano gli operai.

Quello inferiore è stato ricavato da un carotaggio d’angolo, il superiore  è determinato dal cumulo di detriti accantonati.

I lavori continuano.

Chissà cosa troveranno in fondo?

Ci sarà, forse, il cunicolo di cui parla la leggenda o si aprirà un’altra stanza che custodirà ancora i segreti di Frate Alberico ?

Visionario, forse?

Ma ci piace esserlo, in questo timido pomeriggio di primavera.

 

Settefrati 21marzo 2010

V  Domenica di Quaresima

Aldo Venturini

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