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  Precetto pasqualeHit Counter
 
  Un tempo ci si teneva molto, al precetto pasquale, "confessarsi ameno una volta all'anno, comunicarsi almeno a Pasqua" , ma ce n'e' di tipi un po' coriacei che non ne vogliono sapere, anche se detti coriacei possono essere delle bravissime persone. Naturalmente il Parroco, o se preferite il signor Parroco, che fu cercato dappertutto e finalmente trovato, e  la cui identita' fu svelata dopo alcuni giorni di pena, per dovere d'ufficio  di convincere tutti ad  ottemperare al "precetto". Un coriaceo particolare, aveva un debole, aveva una vera passione, restando in argomento potremmo dire che aveva una vera vocazione .. per il vino. Brevissima digressione,   una volta nei paesi vi erano tanti bevitori, di quelli veri, professionals, che non badavano tanto alla qualita' del vino ma in quanto a quantita'  era difficilmente accontentabili,  non si fermavano quasi mai  per tempo..  parliamo degli ubriaconi.  Uno di loro, coriaceo ed ubriacone, fu approcciato dal Parroco o dal Signor Parroco se piu' vi aggrada, che gli propose un patto: se a Pasqua ti confessi ,  appena fai la comunione vai in sacrestia e troverai un fiasco di vino. Il coriaceo ubriacone accetta. Tutto si svolge come desiderato dal Parroco, la confessione sincera, la comunione devota. Epilogo  ..  appena comunicatosi il nostro eroe, riconciliatosi con l'Alto, corre in sacrestia, afferra il fiasco e prima di bere recita: "Scanzete Ges Cri'   senno' te se porta la chiena".
29 maggio 2020