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  Chiara Amirante insegna
                        "Amerai il tuo prossimo come te stesso"
 
 
Il comandamento "Amerai il tuo prossimo come te stesso", per lo meno per quanto mi riguarda, non era stato compreso bene anzi  era stato compreso malissimo. A parte il fatto che  "Il prossimo"  significa certamente  tutti ma significa ancor di piu' quelli che puoi concretamente amare, forse l'interpretazione piu' semplice e' che e' prossimo  "chi ti e' vicino" che e' poi il solo al quale possiamo fare del bene concretamente. Certo posso e devo amare anche  il sindaco di Pechino ma si tratterebbe di un amore necessariamente disincarnato, non potrei fare niente di quanto specificato nell'elenco delle opere di misericordia corporale intese in senso stretto, letterale. Ma, cosa ancora piu' importante, che significa "come te stesso" ?  Certamente e' bello pensare che il comandamento vuole che trattiamo il prossimo come noi stessi, che lo amiamo come amiamo noi stessi.
Ma, ed e' qui il  punto, non tutti amiamo noi  stessi, certo vorremmo tutti amarci,  ma molti di noi non amano se stessi, anzi.... Certamente "ama il prossimo tuo come te stesso"  significa che se non ami te stesso non sei in grado di amare gli altri.
Il tutto suona come se amare se stessi sia precondizione per amare gli altri. Se cosi' fosse sarebbe altrettanto importante o piu' importante amare se stessi quanto amare gli altri. Quando diciamo amare se stessi non intendiamo le versioni contraffatte di un sano amore per se stessi, non intendiamo egoismo, narcisismo o altro, intendiamo amarsi come si devono amare gli altri: andare noi da Cristo, perche' e' la cosa piu' importante, precondione per portere Cristo ai fratelli. Vediamo di capirci o meglio vediamo se quello che allo stesso proposito dice Chiara Amirante e' interessante, e' un passo in avanti, e' un aiuto per caoire almeno un po' la Parola di Dio in proposito. Chiara dice che entro di noi c'e' un bambino il quale puo' avere fame, sete, puo' aver bisogno di veste o di rifugio, puo' essere malato o prigioniero...  Prioritariamente il bambino di Chiara deve essere aiutato come un povero. Ecco piu' o meno come, seguendo l'elenco catechistico delle opere di miserivcordia corporali

1 Dar da mangiare agli affamati
2 Dar da bere agli assetati
3 Vestire gli ignudi
4 Alloggiare i pellegrini
5 Visitare gli infermi
6 Visitare i carcerati
7 Seppellire  i morti

1 Dar da mangiare agli affamati. In senso stretto ci siriferisce al cibo... banalizzando al panino ma : "Io sono il Pane Vivo disceso dal cielo, chi mangia di questo Pane ha la vita eterna" . Attenzione non avra' ma ha la vita eterna.

2.  Dar da bere agli assetati.  Gesu' alla Samaritana " Se tu sapessi chi e' che ti dice dammi da bere tu gliene avresti chiesta ed egli ti avrebbe dato acqua viva che diventerebbe in te sorgente .

3. Vestire gli ignudi : Rivestitevi di Cristo; la veste simboleggia anche la virtu'

4. Alloggiare i pellegrini : siamo viandanti che cercano un rifiugio . Il rifugio e' Gesu', a sua insegnamento  non possiamo dire che il rifugio il ricovero e' una casa fisica, che, fra l'altro Gesu' non possedeva.

5. Visitare gli infermi : la malattia del nostro bambino interno e' il peccato ed il medico e' Gesu', non ci possono essere dubbi.

6. Visitare i carcerati: cioe' i prigionieri, cioe' coloro che non sono liberi, come incatenati  per dipendenze di ogni genere che ci costringono a fare cio' che e' male per noi: droghe, alcool, fumo,  cattive abitudini, tutto cio' che erode la nostra liberta', il dono piu' grande di Dio alla sua creatura preferita. Ovvero  detto con chiarezza totale: "La Verita' vi fara liberi" cioe' Gesu' spezza le catene che ci tengono prigionieri dall'interno.

7. Seppellire i morti: come dire : se sei risorto con Cristo , se sei un uomo nuovo e pertanto l'uomo vecchio che era in te e'  morto e come ogni morto deve essere seppellito, se si vuole con pieta' ma considerandolo comunque non piu' esistente e  per sempre.

Ho tentato una breve sintesi di uno stupendo discorso di Chiara Amirante, discorso che vuole riferirsi prioritariamente a noi stessi. Bisogna essere veri discepoli di Gesu'  per amare gli altri che e' poi l'unico modo per fare la volonta' di Dio, che esige che noi si ami gli altri, e che non ci chiede altro. Cristo, vero cibo e vera bevanda, medico, rifugio, verita e vita, Cristo che   ci alimenta, ci protegge, ci guarisce ci fortifica, manda noi suoi discepoli a dare la buona notizia ai fratelli malati prigionieri, proponendo il Pane che da la Vita e la Verita' che libera, ma anche dando il pane umano che deve essere segno d'amore altrimenti diventa pietra come disse papa Benedetto XVI.   Quindi tutto quello che puo' essere fatto di bene ai poveri deve essere sempre fatto ed essere segno dei beni spirituali che hanno un solo nome : Gesu'.  Il Signore dell'Universo , il Pantocrator elargisce i suoi doni direttamente o tramite i suoi discepoli, ma sembra che sia contento quando noi diventiamo le sue mani, ministri dei suoi doni. Senza naturalmente lasciarsi prendere da  atteggiamenti farisaici, dopo aver cercato di fare quello che dobbiamo fare,  goffamente e parzialmente, ricordiamo che e' dovere chiarissimo perche' detto in modo chiarissimo ed imperativo : ".....Dite: siamo servi inutili" .
11 ottobre 2020