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      IMPRESSIONI  DI  SETTEMBRE

 

La luce è più limpida al mattino e dà colori più densi e netti.

Al colle, guardando la valle, puoi improvvisamente accorgerti di collinette e declivi come pieghe di lenzuola di un letto mai rifatto.

Sulle montagne, i boschi di Casalorda si stanno colorando, ricordano il rossore sulle guance del nostro primo amore ai primi timidi baci.

Le rondini stazionano sui cornicioni dei palazzi più alti aspettando pigramente il segnale di partenza.

Il giorno, poi, cede sempre prima e declina dolcemente nella sera.

Un vento fresco scompiglia il tiglio e plana in piazza dove trova le prime luci accese e le voci sommesse delle ultime comari che montano malinconicamente la guardia alla notte.

Il sole, ferito a morte, macchia di luce le case più alte del paese mentre i passeri si contendono litigiosamente i rami più comodi del rampicante potato come un soldatino di leva.

Poi, ai crocevia dell’anima i fruscii, i silenzi si ripetono improvvisi ed è un fremito di stelle effimero ed immortale che ci sorprende fragili.

Nel cielo, laggiù, sulle Mainarde stazionano covoni di nuvole minacciose.

Poi, s’allarga una chiarità vuota dove le catene dei monti innalzano la tristezza della terra.

E’ fine settembre, oramai.

C’è una transumanza di stelle lungo la Via Lattea.

 

Settefrati - 29 settembre 2009

Festa dei S.S. Arcangeli Michele, Gabriele, Raffaele. 

Aldo Venturini

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