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  Coronavirus 18
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La seconda fase della pandemia.
  E' in atto una recrudescenza della pandemia,  non possono esserci piu' dubbi in proposito. Bisogna capire il perche', capire cosa si puo' fare, e cosa non si deve fare. Ricondurre il tutto a oggettivita' dimostrata scremando per quanto possibile paure esagerate e/o sconsideratezze,  temerarieta'  che sono solo la proiezione di negativita' interne a molti. Negativita'  che ognumo  riesce a tenere a bada piu' o meno  parzialmente,  secondo la propria indole, la propria cultura, la propria educazione. Ecco una sintesi i numerica al 24 ottobre 2020:

  Popolazione 60.300.000
- Casi attivi 222.000  sono tutti gli ancora positivi, sono   escluso quindi i guariti e i morti
- Casi asintonatici 221.000 , e  con sintomi lievi
- Casi "serious or critical" 1,208  malati in senso stretto

- Morti al giorno 128


Raffronto fra marzo e fine ottobre
Periodo Malati complessivi/giorno Malati complessivi % Morti/giorno Morti giorno/malati giorno
%
Morti/giorno %
su marzo
MARZO 6.000  100 900 15.0 100
OTTOBRE 1.200  20 128 10.6 14


- Il 5/1000 dei positivi complessivi ha sintomi seri o critici
- Solo lo 0.5/1000 dei positivi complessivi  muore ogni giorno

Ad ottobre rispetto a marzo abbiamo il
20% dei malati ed il 14 % dei morti


La pandemia ad ottobre e' meno grave di quella di marzo di 5 volte ovvero ha conseguenze in malati e morti di 5 volte inferiore. Cio' non di meno c'e' una importante recrudescenza del male rispetto a giugno/luglio/agosto.
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Abbiamo detto in altra riflessione che l'abitudine dei tedeschi di dormire a finestre aperte anche quando fa freddo puo' essere concausa dei minori danni che i tedeschi hanno avuto. 

Un diagramma della situazione negli USA, largamente diffuso,  mostra che gli stati che non affacciano su uno dei due oceani hanno situazioni piu' pesanti. Il mare manda aria pulita .


Non giungono particolari lamenti dai paesi caldi  (Africa), dove la gente vive prevalentemente all'aperto, nonostante la debolezza strutturale dei sistemi sanitari.

La Lombardia il Piemonte e la parte centrale/ovest dell'Emilia Romagna sono le piu' colpite; essere piu' lontani dal mare degli altri, e per le stesse ragioni per cui in dette aree c'e' piu' smog che altrove ha sicuramente avuto il suo peso.

I virus per  leggi  della fisica, non della microbiologia, si diffondono  nell'aria come e piu' del fumo, delle polveri, dei batteri, degli aerosol. Il fatto che i virus non si sentano non si vedono, non hanno odore, non fanno rumore, ovvero non soso percepiti  dai nostri sensi non tragga  in inganno: i virus ci sono; o meglio possono esserci e non sapendo se ci sono o meno dobbiamo comportarci come se ci fossero, per proteggere noi stessi e gli altri.

Per la  metropolitana e gli autobus: questi mezzi, vitali per le nostre citta', sono indicati come pericolosi per i contagi e la cosa e' credibile. Ma nessuno pensera' che sono pericolosi per le ruote o per il rumore o perche'  si sta prevalentemente in piedi. Si tratta molto piu' probabilmente che in metro o autobus possono esserci piu' numerosi positivi asintomatici ma contagianti - gli untori di manzoniana memoria- che ammorbano l'aria diffondendovi i loro virus : perche', 'mprasempia', non si ordina di viaggiare con tutti i finestrini aperti, anche se fa freddo?  E' ovvio che se si cambiasse l'aria con decisione, tipo o quasi tipo motocicletta  il  buon senso ci direbbe che avremmo fatto un bel passo in avanti.

Per le scuole: non convince assolutamente che basti porre a non meno di un metro di distanza fra loro i nostri scolari/studenti per minimizzare i rischi di contagio;  anche per le scuole potrebbe  essere decisivo un forte ricambio d'aria,  come potrebbe ottenersi con due ventilatori, l'uno che aspiri aria esterna l'altro che espella l'aria interna, il primo eventualmente di quelli che l'aria la riscaldano e, riscaldandola, la sterilizzano.

Per lo shopping: essendo il rischio di infettarsi, a parita' di tutto il resto, o come si dicevauna volta, ceteris paribus, legato al tempo di permanenza nei negozi, oltre alla raccomandazione ai negozi stessi di avere forti ricambi d'aria, faremmo altre  raccomandazioni: liste della spesa semplificate e mirate, corte, scritte. Acquisti di generi in quantita' maggiori dell'usuale. Evitare merci deperibili che comportano piu' frequenti esposizioni al rischio contagio.

 



 
25 ottobre 2020