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Moleskine 15 - Asfalto, foglie, acqua piovanaHit Counter

  Propongo di seguito alcune considerazioni. alcune riflessioni tecniche che possano provocare qualche riflessione per cercare di orientarsi su problemi ambiemtali antichi e nuovi, magari aggravatisi in tempi recenti, fra i quali c'e' da contare la lettura ideologica dei problemi che sta diventando asfissiante.   Per quanto mi riguarda rigetto a priori l'eventale evocazione delle "autorita' "  delle comucazioni: sono come vaccinato contro le analisi frettolose, ideologiche, non scientifiche  e sottopongo a critica spietata  tutto quello che dicono i media, su qualsiasi argomento.  La televisione in Italia comincio' a trasmettere nel 1954; ora  se solo avessero dedicato mezza ora al giorno alla formazione culturale e civica  non saremmo al punto in cui ci troviamo che e' certamente di enormi  potenzialita',  ma presenta  problemi di ogni genere, e si riaffacciano gli spettri dell'emigrazione, della miseria, delle mafie.  E' cosi' che ci hanno ridotto ignorantoni e ignorantelle in carriera  che propinano menzogne travestite da modernita', che seminano odioe menzogne. Cosi' e' per gli argomenti che sfiorero' di seguito, nessuno che si accorga di fenomeni chiarissimi e importantissimi perche' tutti idolatri e devoti del dio natura.  Circolano molti e diversi vitelli d'oro fra i quali veramente devastanti sono il relativismo , il naturalismo , l'egocentrismo.

ASFALTO
Nel mondo tutte le strade, da quando e' iniziata l'estrazione del petrolio, son pavimentate in asfalto. E' difficile dare numeri certi ma l'ordine di grndezza e'  raggiungibile  con buona credibillita' . Prendendo come esmpio l'Italia si puo dire che per 60-65 milioni di abitanti vi siano 1 milione di Km di strada, come sviluppo lineare e circa 10 miliardi di mq di superficie asfaltata, come dire circa 150 mq/abitante che su scala mondiale porta a circa 1.000  di miliardi di mq di superficie asfaltata, Ripetiamo che sono dati credibili solo in quanto ad ordine di grandezza.   Una pietra bianca, erba rasata ma di 8-10 cm, che copre bene in suolo, una superficie asfaltata con asfalto medio,  non quello molto granuloso, non quello totalmente nero, Con un termometro ad infrarossi di qualita' medio/buona prendo in sequenza tre temperature, della pietra dell'erba e dell'asfalto in diverse ore del giorno e in diverse condizioni di  nuvolosita'.  Lo scarto di temperatura, media delle medie fra la media di erba e pietra e l'asfalto e'  di circa 10 gradi farenhet,  come dire 5.5 gradi centigradi . Noi abbiamo quindi creato una superficie di 1.000 miliardi di mq a temperatura piu' alta rispetto alle superfici circostanti di 5.5 gradi centigradi. Dalla superficie e dalla differenza di temperatura   della superficie asfaltata possiamo tentare di capire quanto calore in piu' l'enorme superficie asfaltata riesce a trasmettere  all'aria, e ci attendiamo un valore enorme
.N = ß S (Ts-Ta)
Ove: N=potenza scambiata in watt
ß=coefficiente di convezione variabile fra min=6 watt/m²·°C (aria calma) a max =500 watt/m²·°C (aria a 20- 30m/sec)
Ts=temperatura sperficie calda Ta=temperatura aria
S=superficie di scambio in m²  s= 100 miliardi di mq pari a 100.000 kmq , un yterzo della superficie italiana
Nel nostro caso :
N= potenza in watt
ß= 0 per aria immobile  - fino a 500 diciamo 10 watt/mq x grado centigrato
Ts-Ta da 3 a 15 gradi
viene fuori :
N=10 x 100.000.000.000   x 10 = 10.000.000.000.000 watt pari a 10.000.000.000 Kwatt,. Detta potenza e' superiore alla  potenza assorbita  di tutti i motori termici per l'autotrazione.
Cosa fare?  Limitiamoci a dire che nel panorama generale dei problemi il signor asfalto sta facendo silenziosamente la sua parte,  per nulla secondaria.


FOGLIE.

Coloro che ci vogliono spiegare quello che non hanno capito ci dicono che  il riscaldamento globale dipende anche dal fatto che ci sono incendi che gli alberi non sono rispettati,  perche'  gli alberi assorbono anidride carbonica che quindi resta in quantita'  enormi nell'aria, ed avendo l'anidride carbonica un coefficiente di assorbimento delle radiazioni solari maggiore degli altri gas atmosferici si contribuisce all'effetto serra, il mostro che determina il riscaldamento globale. Quindi pochi alberi , molta CO2 (andride carbonica) molto assorbimento dell'energia solare, molto riscaldamento. Potrebbero aver dimenticato quanto segue. Un albero arrivato a maturita'  non cresce piu' im peso ma il suo peso e' variabile nell'anno: quando mette le foglie il suo peso cresce, in  inverno perdendo le foglie decresce. Quando l'albero cresce sottrae peso all'ambiente,  e quando muore restituisce tutto all'ambiente, sia  in termini di materia che di energia,   ed e' queso il punto, rilascia energia in forma di calore. L'albero che muore o generalizzando la massa organica che muore , rilascia tutto quello che essa   ha preso  per fotosintesi.  La morte della foglia o del legno ed il conseguente immarciscimento rilasciia nell'ambiente  CO2 e calore.  Se avete mai provato a infilare una mano in uno strato di foglie in immarciscimento avrete sentito  del calore: quanto calore?  Supponiamo che su 1mq di superficie arborata cadano 0.5 kg/anno di foglie secche possiamo dire che da quella superficie vengano  immesse  nell'ambiente 1.500-2.000 kcal anno come dire 5  kcal/giormo, come dire che un ettaro di bosco ceda all'ambiente 10.000  x 5 = 50.000 kcal/giorno.  come dire 150  kwora/giorno, come dire che i boschi di Settefrati irradiano 50.000 kwora/giorno: una  enormita'. Se non ho commesso errori gravi di logica o di aritmetica siamo in presenza di un fenomeno ambientale molto importante. Evito di dire che e' molto pericoloso perche' le foglie hanno il sacrosanto diritto di marcire in pace e gli alberi hanno il sacrosanto diritto di morire in pace, ma e' importante capire quello che succede sul serio e non appecorarsi davanti all'imperante idolatria della natura, che non sta in piedi.  Cosa fare? Direi nulla in prima battuta, in seconda battuta radiare dall'albo degli istruiti coloro che ci propinano culti idrolatrici cercando di dargli una veste scientifica: no, la natura non e' sempre buona e qualche volta ci fa piangere amaramenta (e.g. COVID 19).. In Italia ci sono circa 100.000.000 kmq di superficie arborata come dire 100 x 10exp 12 di mq, come dire 50 x 10exp12 di kg di massa organica che marcisce ogni anno come dire almeno 50.000 x 10 exp12 di calorie come dire 50.000 miliardi di kwora/annui ; Una enormita che e' semplicemente rimossa ,


L'ACQUA PIOVANA

Abbiamo dimenticato un sapiente uso dell'acqua e ci troviamo a fronteggiare i  molti problemi che ne derivano. L'acqua ha un destino molto strano per non dire assurdo. Gli oceani sono un deposito immenso di acqua ma si dice, e ci si arrende troppo in fretta, che l'acua maarina e' inutilizzabile per via del sale; ma seri tentativi di mettere a punto processi sostenibili di desalinizzazione non sono stati mai tentati, ergo  gli oceani non danno acqua utile. il mare potrebbe anche esser visto come sorgente di freddo per il condizionamento dell'aria, o per ricavare energia meccanica dal moto ondoso. Voglio citarvi un uso dell'acqua marina per scopi agricoli: un agricoltore marocchino ha steso una rete di tubi sottoterra (diciamo 25 cm di profondita') e vi fa circolare acqua marina, che e; piu' fredda del terreno; la differenza di temperatura fra la superficie esterna del tubo ed il terreno deternina la condensazione dell'acqua contenuta nell'aria che e' cosi resa disponibile per le colture. Ingegnosissimo e valido per coloro che sono vicini al mare, Veniamo a noi. Le piogge cadono ove piu' ove meno in tutto il mondo salvo i deserti, ma abbiamo disimparato ad utilizzare l'acqua piovana per i consumi direttamente umani (igiene e alimentazione) e per i consumi agricoli , indirettamente umani  (animali ed irrigazioni). Perche' dico disimparato? Perche' nel passato e da sempre l'uomo ha utilizzato l'acqua piovana. Ai settefratesi rammento che alla base della torre medioevale c'e' un solo locale con un unico accesso da sopra, alla coperutura, diciamo un vascone da 80-100 mc, che chiaramente serviva a raccogliere l'acqua piovana ed a renderla disponibile. E' ovvio che se fai  un castello e' perche'  temi  di poter essere assediato magari per mesi,  e durante i mesi di assedio non puoi pensare di andare a prendere l'acua alla Canala o a Canari o a Casalevecchia e raccogli  l'acqua piovana per usi alimentari o igienici. Ma l'acqua piovana non e' potabile. Si ma e' potabilizzabile  con mezzi e tecniche semplici quali la bollitura, previo filtraggio, e poi i serbatoi possono essere mantenuti a decenti livelli di igiene con la calce, con la varechina. Ancora oggi le forze armate di tutto il mpndo sono in grado di potabilizzare l'acqua piovana o comunque inquinata   semplicemente facendo passare l'acqua stessa attraverso uno strato di terreno,  che e' poi quello che fa la narura;  infatti l'acqua piovana di Casalorda attraversa il terreno e diventa bevibile, esattamente come quella di Canneto. Il costo dell'acqua dell'Acea puo' arrivare a 1 euro/mc, veramente esoso, assurdo se pensiamo che di acqua ne buttiamo veramente tanta, troppa. Un ettaro di terreno ai costi Acea raccoglie ogni anno circa 10.000 mc pari a 10.000 euro, ma non ne rende tanto con il suo prodotto. Dovremmo tutti noi piccoli e medi agricoltori raccogliere l'acqua piovana per irrigare; difatti senza irrigazione si raccoglie poco mentre se si da acqua abbondante quando fa caldo la pianta (olivo o vite o altro che sia che sia) rinasce e ricompensa ad abundantiam.

27 agosto 2020